Il cimitero delle Porte Sante di Firenze, annesso alla Basilica di San Miniato al Monte, risulta essere un luogo di grande fascino e di suprema bellezza, estremamente attrattivo nonostante la sua funzione funeraria. Affacciato sulla città, gode di una posizione dominante invidiabile; la vista dai terrazzamenti, che nella collina di San Miniato sono stati procurati per ospitare le sepolture, offrono scorci su Firenze ben più suggestivi di quelli ricercati dal Poggi nella costruzione del Piazzale Michelangelo. Ideato e inaugurato a metà Ottocento – 1848 – dall’arch. Niccolò Matas, il medesimo a cui si deve la decorazione dell’allora spoglia facciata della Basilica di Santa Croce, è situato tutto intorno e negli spazi laterali della Basilica anche in conseguenza dell’ampliamento voluto da Mariano Falcini a partire dal 1864.  Ben prima, dunque, che il Poggi terminasse il suo grandioso progetto di viali, boschetti, piazzole di sosta e luoghi panoramichi lungo la collina che sovrasta l’Oltrarno, il cimitero divenne luogo di sepoltura privilegiato per l’aristocrazia e alta borghesia fiorentina, che qui comprò lotti di terreno per costruirvi preziose cappelle progettate dai migliori architetti del momento e decorate dai pittori e scultori maggiormente rappresentativi dell’epoca. Un espempio fra tutte, la cappella Pettini, decorata da Galileo Chini così molte altre, altrettanto prestigiose (cfr. elenco in ordine alfabetico  https://it.wikipedia.org/wiki/Cimitero_delle_Porte_Sante;
https://www.palazzospinelli.org/architetture/scheda.asp?offset=1650&ID=2706) 

Per chi desideri visionare un video, incentrato sulle sepolture inerenti a personalità dello spettacolo, si propone questo percorso storico-musicale
https://www.youtube.com/watch?v=f2IwJKWHODw

Attualmente il Comune, gestore degli spazi, autorizza solo le sepolture o di membri delle famiglie presenti con tombe multiple o di personaggi che hanno avuto una particolare rilevanza per la città, come è accaduto, recentemente, per l’attore e regista Francesco Nuti

 

 

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