Il Presidente Carlo Sisi si unisce alle note di cordoglio di Cristina Acidini
“La Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno
CRISTINA ACIDINI
Il Presidente Emerito
LUIGI ZANGHERI
Il Segretario Generale
GIORGIO BONSANTI
Il Presidente della Classe di Storia dell’Arte
MASSIMILIANO ROSSI
annunciano la scomparsa della prof.ssa
SERENA PADOVANI
Storica dell’Arte
già Direttrice dei Cenacoli fiorentini e della Galleria Palatina
con generosità personale ha sempre messo la sua cultura al servizio dei meno fortunati, come i detenuti, accompagnandoli assiduamente in percorsi di avvicinamento all’arte
Serena Padovani era nata a Faenza nel 1944 da Pio Padovani e Wanda Samaja rifugiati lontano da Bologna per le persecuzioni antiebraiche. Si era laureata in Storia dell’arte moderna all’ Università di Bologna nel 1967. Dopo il perfezionamento accademico (1970) e due borse di studio assegnate prima dalla stessa Università di Bologna (Borsa di studio Guazzoni 1969-1970) e quindi dalla Fondazione Roberto Longhi di Firenze (1971-1972), divenne docente dell’Istituto d’Arte di Porta Romana dal 1972 al 1976. Vinto il concorso assunte il ruolo di Funzionario della Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Siena dal 1976 al 1980 e quindi di funzionario della Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Firenze fino al pensionamento nel 2009. Durante questo periodo fu direttrice dei Cenacoli Fiorentini (1980-2000), vice-direttrice (1982-2000) e direttrice, succedendo a Marco Chiarini, (2000-2009) della Galleria Palatina.
Tra i suoi studi rimangono imprescindibili quelli quelli su Andrea Del Sarto (tradotto in numerose lingue), Fra Bartolomeo, Bernardo Buontalenti, Piero di Cosimo e sul cenacolo e sul monastero di San Salvi. Fu curatrice insieme a Marco Chiarini del catalogo completo della Galleria Palatina e Appartamenti Reali edito da CentroDi nel 2003.
Eletta Accademico d’Onore nel 2003, divenne Corrispondente nel 2009.”
Sul Bollettino degli Amici così la ricordava il nostro fondatore Marco Chiarini, accommiatandosi dal lavoro, con il suo impeccabile garbo un po’ british “Grazie Serena”
(per leggere l’articolo è necessario prima scaricarlo con un clic e poi aprirlo compiendo il medesimo gesto sul link che appare nel commento)
A noi piace ricordarla non solo come studiosa ma anche per il suo impegno civico di volontariato nel carcere di Prato e come Tutrice Volontaria di Minori Stranieri non Accompagnati.
https://unacitta.it/it/articolo/1000-otello-in-carcere
Nella foto insieme a Marco Chiarini e Alessandro Cecchi, attualmente Direttore della Casa Museo Buonarroti, che successe a Serena dopo il suo pensionamento, analogamente a ciò che fece lei quando Chiarini
L’Associazione Amici di Palazzo Pitti augura a tutti i propri soci e simpatizzanti delle serene festività
Il programma di due mesi densi di appuntamenti per chiudere il 2024, vi aspettiamo!
PROGRAMMA NOVEMBRE DICEMBRE 2024
PROGRAMMA NOVEMBRE DICEMBRE 2024
l Consiglio Direttivo dell’Associazione culturale Amici di Palazzo Pitti, nata nel 1996 con lo scopo di favorire la conoscenza del complesso e la promozione delle attività che si svolgono nell’ex reggia medicea, ha deliberato l’istituzione del Premio Amici di Palazzo Pitti, indirizzato alle scuole di secondo grado presenti nel territorio fiorentino, finalizzato a diffondere alle giovani generazioni la conoscenza e l’importanza della storia del Complesso di Pitti.
Il Premio si avvale della preziosa collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana.
Il 18 settembre 2024 siete tutti invitati alla premiazione del nostro concorso aperto alle scuole. Resterete stupiti della fantasia che questi ragazzi hanno avuto nel declinare il nostro tema; ovviamente collegato a Palazzo Pitti.
Trovate qui il bando https://amicidipalazzopitti.it/premio-amici-di-palazzo-pitti/
Le foto della premiazione:
Con grande soddisfazione l’associazione Amici di Palazzo Pitti comunica la propria partecipazione al Convegno in qualità di promotrice. Una splendida occasione per parlare dei benefici della comunicazione e divulgazione in ambito storico, artistico.
Amici di Palazzo Pitti APS
Associazione Nazionale Mutilati ed
Invalidi di Guerra di Firenze
Amici Istituto Francese Firenze
Società Filosofica Italiana – Firenze ETS
Giovedì 19 settembre
ore 9:30-18:30
Auditorium (Via Cavour n. 4) fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Si avvisa che per effettuare l’ingresso è obbligatorio lasciare in deposito un documento identificativo al quale verrà associato un pass temporaneo. All’uscita definitiva dall’edificio sarà cura del personale di portineria restituire il documento a ciascun convegnista, previa restituzione del pass temporaneo ricevuto.
La memoria delle associazioni
culturali come investimento
per il futuro: studi, ricerche,
editoria e fonti storiche
ore 9:30
Saluti istituzionali
Antonio Mazzeo
Presidente del Consiglio Regionale
della Toscana
Ernesto Pellecchia
Direttore dell’Ufficio Scolastico
Regionale per la Toscana
Antonia Ida Fontana
Presidente del Centro Associazioni
Culturali Fiorentine
Interventi
Modera: Francesca Fiorelli Malesci
Centro Associazioni Culturali Fiorentine
Carlo Sisi
Presidente Associazione Amici di
Palazzo Pitti
Dialoghi con la storia e con
l’attualità intorno alla reggia di
Pitti: una fruttuosa militanza
Alessandro Sardelli
Presidente ANMIG Firenze
L’Associazione Nazionale fra Mutilati
ed Invalidi di Guerra tra estinzione e
rinascita: l’archivio di Firenze nell’era
della memoria digitale
Domenico Taddei
Sezione Toscana – Istituto Italiano dei
Castelli
L’apporto culturale e scientifico della
Sezione Toscana dell’Istituto Italiano
dei Castelli
Pausa 15 minuti
Barbara Maria Affolter e Laura Rossi
Archivio Storico della Venerabile
Arciconfraternita della Misericordia di
Firenze
Carte misericordiose. Strategie
di comunicazione in continua
evoluzione
Barbara Innocenti e Filippo Martellucci
Associazione Amici dell’Istituto Francese
– Firenze
Patrimonio comunicazione e
condivisione
Marco Mangani,
Università degli Studi di Firenze
Bande musicali e diffusione della
cultura: l’archivio dell’Associazione
Musicale Fiorentina come memoria
del passato e risorsa per il futuro
Gaspare Polizzi
Università di Pisa – Presidente onorario
Società Filosofica Italiana-Sezione di
Firenze
Origini e storia della ‘Biblioteca
filosofica’ di Firenze: un patrimonio
per il futuro della filosofia a
Firenze
Pausa colazione libera
ore 15:00
Modera: Alessandro Sardelli
Presidente ANMIG Firenze
Francesca Fiorelli Malesci
Centro Associazioni Culturali Fiorentine
Il Centro per i giovani. Volontariato
culturale: generazioni a confronto
Lucia Roselli e Marina Mecheri
Lyceum Club Internazionale di Firenze
La digitalizzazione come
strumento di valorizzazione degli
archivi
Lorenzo Valgimogli
Soprintendenza Archivistica e
Bibliografica della Toscana
Archivi e biblioteche delle e nelle
associazioni culturali: forme di
memoria e di tutela
Veronica Neri
Università di Pisa – Centro
interdisciplinare di ricerche e servizi
sulla comunicazione
La comunicazione della cultura tra
etica e mass media
Giuseppe Tavanti,
Ufficio Scolastico Regionale per la
Toscana
La fruizione dei linguaggi artistici
nella progettualità delle istituzioni
scolastiche:
il Piano Triennale delle Arti
Michael Stüve
Associazione Musica Ricercata
Il nuovo Archivio Digitale
Interattivo Musica Ricercata
Conclusioni
Cristina Giachi
Presidente della Commissione Cultura
del Consiglio Regionale della Toscana
Esecuzione musicale dal vivo a
cura di Michael Stüve
Associazione Musica Ricercata
Sonate a tre ‘on Scots Tunes’ di
Francesco Xaverio Geminiani e James
Oswald
Ingresso libero fino ad esaurimento dei
posti disponibili
PROGRAMMA CONVEGNO ASSOCIAZIONI CULTURALI FIORENTINE 19 settembre 2024
Sono quasi quaranta gli appuntamenti in programma a cui si aggiungono quelli del dopo festival, che continuerà ad animare la città anche in ottobre. Partirà il 4 settembre il Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine che quest’anno, in occasione della sua decima edizione, si protrarrà per oltre un mese. Concerti, spettacoli, incontri, tour tematici in giro per la città, visite a mostre e case museo: sono ben trentasette gli eventi che compongono il festival vero e proprio, in programma dal 4 al 29 settembre, a cui si aggiungono i quattordici del dopo festival, che si terrà dal 3 al 26 ottobre. Il Festival rientra nell’Estate Fiorentina e gode del contributo della Fondazione CRFirenze e del Cesvot. Sponsor tecnico è invece Unicoop Firenze.
L’evento è stato presentato oggi al Teatro della Pergola, alla presenza di Antonia Ida Fontana presidente del Centro Associazioni Culturali Fiorentine, Giovanni Bettarini assessore alla cultura del Comune di Firenze, Cristina Giachi presidente Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Toscana, Marco Giorgetti direttore generale Fondazione Teatro Nazionale della Toscana, Francesca Fiorelli Malesci Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli, Antonio Palma presidente Foyer – Amici della Lirica.
«L’eccezionale vitalità di Firenze si manifesta, oltre che in grandi eventi e celebri istituzioni culturali, in una miriade di associazioni impegnate ad approfondire singoli aspetti del presente e del passato artistico, storico, musicale, letterario della nostra città – commenta la sindaca di Firenze Sara Funaro -. Realtà forse dimensionalmente più piccole, ma certo non meno importanti per permettere ai nostri concittadini (oltre che ai turisti) di coltivare la loro passione per la cultura. Eventi come il Festival delle Associazioni culturali, arrivato alla decima edizione e coordinato dalla presidente Antonia Ida Fontana, sono la riprova di questa vitalità, ma anche di quanto fare rete sia sempre la strategia migliore. Ecco perché riteniamo che questa iniziativa, in grado di proporre un panorama vasto di ciò che Firenze offre, abbia uno straordinario valore. Rappresenta infatti un’occasione di conoscenza e, al tempo stesso, un momento d’incontro. Un’opportunità che consigliamo a tutti i fiorentini (e non solo) di sfruttare. Per scoprire la città da nuovi punti di vista. E per stupirsi, ancora una volta, della loro eccezionale varietà».
«La nostra Settimana delle Associazioni Culturali da qualche anno si è trasformata in un grande festival, che anche quest’anno coinvolge numerose associazioni, toccando tante sedi dentro e fuori la città di Firenze – spiega Antonia Ida Fontana, presidente del Centro Associazioni Culturali Fiorentine e organizzatrice della manifestazione – Oltre a un cartellone particolarmente ricco, che si estenderà anche al mese di ottobre, abbiamo quindi voluto celebrare il nostro decimo anniversario con un logo dedicato e con un appuntamento dedicato al ruolo delle associazioni culturali come investimento per il futuro».
«Sono dieci anni del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine, sono coinvolte cinquantacinque associazioni con una serie di eventi, che vanno dalla visita alle case degli artisti ai concerti, dalla visita dei palazzi a quella dei teatri, patrimonio della città di cui è bene che tutti ne abbiano piena consapevolezza – dice Giovanni Bettarini, assessore alla cultura del Comune di Firenze -. Auguro un ottimo lavoro a questo festival e a chi lo rappresenta».
«Il Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine è un segno di un tessuto ricchissimo nel nostro territorio – afferma Cristina Giachi, presidente Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Toscana -. Cinquantacinque associazioni da dieci anni si ritrovano e danno prova di che cosa può davvero fare un tessuto associativo all’identità culturale di un territorio. Sono molto grata a loro per il lavoro che fanno e per questo decennale per il quale faccio i migliori auguri e porto quelli del Consiglio regionale della Toscana perché il festival non è solo a Firenze ma si allarga al territorio, e parla dell’importanza dell’associazionismo culturale oltre i confini comunali nell’area vasta intorno a Firenze. Una ricchezza a cui siamo abituati ma che non dobbiamo dare per scontata e che ha bisogno anche di questo».
«Tutti i nostri eventi hanno le parole ma anche la musica – sottolinea Antonio Palma, presidente Foyer-Amici della Lirica -. Ricordo i grandi nomi di questo festival, come per esempio Laura Verrecchia, mezzosoprano, ed Elisabetta Sepe al pianoforte, che saranno le protagoniste del concerto inaugurale. Ultima, ma non ultima, la conclusione il 29 settembre con il complesso bandistico dell’Associazione musicale fiorentina che nasce al momento dello scioglimento della banda dei Vigili urbani di Firenze».
«Anche quest’anno riapriamo la Pergola con il Festival delle associazioni – interviene Marco Giorgetti direttore generale Fondazione Teatro Nazionale della Toscana -. Per noi un evento di particolare significato perché si riapre nel segno della poesia con uno spettacolo di Iaia Forte, un omaggio alla poetessa Patrizia Cavalli. La poesia è stata una traccia che abbiamo seguito nel percorso della scorsa stagione, anche nei nostri rapporti internazionali. Poesia come creatività ed energia. Grazie alla riunione delle associazioni, abbiamo modo quest’anno di percorrere questa nostra strategia di indirizzo».
«Una maratona di eventi, 50 tra settembre e ottobre, sintomatica di sinergia – spiega Francesca Fiorelli Malesci, Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli -. Penso sia importante far collaborare varie associazioni che sono attive nella Città metropolitana, anche se con interessi diversi. Noi siamo riusciti a farle lavorare insieme, anche grazie al supporto dell’impegno di molti volontari, trovando temi che le uniscono».
Si partirà mercoledì 4 settembre (ore 16:15) nella Sala grande del Teatro della Pergola di Firenze con lo spettacolo teatrale “Vita meravigliosa”, in sinergia con Il Foyer – Amici della Lirica di Firenze e in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana. Un omaggio alla poetessa Patrizia Cavalli che vedrà protagonista Iaia Forte, accompagnata dalle musiche dal vivo di Diana Tejera. A seguire il Concerto lirico con Laura Verrecchia, mezzosoprano, ed Elisabetta Sepe al pianoforte, “De España vengo” che, prendendo lo spunto da una celebre aria di Pablo Luna presenta un excursus di brani vocali legati alla Spagna. Musiche di Rossini, Verdi, Bizet, De Falla e Barbieri (prenotazione obbligatoria: prenotazione.festivalfirenze@gmail.com). La chiusura sarà invece domenica 29 (ore 11:30) nel Giardino della catena del Parco delle Cascine con un appuntamento nel segno della musica e dell’ambiente a cura di Associazione Musicale Fiorentina APS e Firenze Greenway. In programma il Concerto del Complesso Bandistico dell’Associazione Musicale Fiorentina diretta dal Maestro Alessandro Giusti e la possibilità di misurare la propria impronta ambientale. Ingresso libero.
Fonte: Centro Associazioni culturali fiorentinPROGRAMMA CONVEGNO 2024 PROGRAMMA CONVEGNO 2024
Empoli, conosciuta oggi più per le sue piccole e medie imprese collegate al settore manifatturiero, è stata in epoca antica un centro artistico molto importante, che all’alba del Quattrocento guardava a Firenze e da qui allo stile gotico internazionale. Masolino da Panicale, nativo del Valdarno superiore, insieme a Lorenzo Monaco e Starnina è stato uno dei principali interpreti di questo stile europeo, appreso anche attraverso un probabile viaggio nel Nord Italia e in Ungheria. Si distanziano dalle sue opere giovanili, dotate di una flessuosa eleganza, quelle realizzate dopo il suo rientro a Firenze, avvenuto nel 1422, intervallo di tempo che gli permise di apprezzare le novità sviluppate in città sia da Beato Angelico che, principalmente, da Masaccio, con il quale collaborò alla Cappella Brancacci fra il 1424-25, al termine dei lavori svolti presso la chiesa di Santo Stefano a Empoli, cittadina dove tornerà successivamente per dipingere la podeosa Pietà nel Battistero della collegiata di S. Andrea. Nonostante che il pittore non abbia mai rinunciato ad una pittura improntata alla gentilezza del tratto e accompagnata da campiture dai colori delicati, si nota chiaramente, in questa importante opera, l’influenza di Masaccio, sia nei volumi maggormente definiti e meno allungati, come nelle rese spaziali più chiare come nelle relazioni e nel rapporto fra gli elementi compositivi, ma principalmente nel coinvolgimento emotivo che si sprigiona dalle figure sacre rappresentate.
Per chi non abbia potuto seguire la visita è possibile ascoltarne una breve intoduzione https://urly.it/3a3-6 grazie all’esposizione della dott.ssa Elena Nesti, il cui video è ospitato sul canale YouTube del sito istitutuzionale della Città di Empoli https://www.youtube.com/c/Citt%C3%A0diEmpoli
La mostra si snoda negli spazi espositivi del Museo della Collegiata di Sant’Andrea e della Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani
Il cimitero delle Porte Sante di Firenze, annesso alla Basilica di San Miniato al Monte, risulta essere un luogo di grande fascino e di suprema bellezza, estremamente attrattivo nonostante la sua funzione funeraria. Affacciato sulla città, gode di una posizione dominante invidiabile; la vista dai terrazzamenti, che nella collina di San Miniato sono stati procurati per ospitare le sepolture, offrono scorci su Firenze ben più suggestivi di quelli ricercati dal Poggi nella costruzione del Piazzale Michelangelo. Ideato e inaugurato a metà Ottocento – 1848 – dall’arch. Niccolò Matas, il medesimo a cui si deve la decorazione dell’allora spoglia facciata della Basilica di Santa Croce, è situato tutto intorno e negli spazi laterali della Basilica anche in conseguenza dell’ampliamento voluto da Mariano Falcini a partire dal 1864. Ben prima, dunque, che il Poggi terminasse il suo grandioso progetto di viali, boschetti, piazzole di sosta e luoghi panoramichi lungo la collina che sovrasta l’Oltrarno, il cimitero divenne luogo di sepoltura privilegiato per l’aristocrazia e alta borghesia fiorentina, che qui comprò lotti di terreno per costruirvi preziose cappelle progettate dai migliori architetti del momento e decorate dai pittori e scultori maggiormente rappresentativi dell’epoca. Un espempio fra tutte, la cappella Pettini, decorata da Galileo Chini così molte altre, altrettanto prestigiose (cfr. elenco in ordine alfabetico https://it.wikipedia.org/wiki/Cimitero_delle_Porte_Sante;
https://www.palazzospinelli.org/architetture/scheda.asp?offset=1650&ID=2706)
Per chi desideri visionare un video, incentrato sulle sepolture inerenti a personalità dello spettacolo, si propone questo percorso storico-musicale
https://www.youtube.com/watch?v=f2IwJKWHODw
Attualmente il Comune, gestore degli spazi, autorizza solo le sepolture o di membri delle famiglie presenti con tombe multiple o di personaggi che hanno avuto una particolare rilevanza per la città, come è accaduto, recentemente, per l’attore e regista Francesco Nuti
©wikipedia
FOLLONICA MASSA MARITTIMA 30 aprile 2024
“Una rosa non fa Primavera” e mai, come in questa stagione umida, il proverbio risulta veritiero. Nonostante ciò per gli Amici di Palazzo Pitti è comunque una bella notizia che in questo piovoso inizio di maggio sia sbocciata la rosa di Françoise (cfr link in calce). Ibridata da Barni (PT) su richiesta dell’Associazione, che ha voluto così ricordare e onorare una sua fondatrice, è una rosa moderna polianthea, a fioritura continua, dal petalo bianco, sfumato al centro, che profuma leggermente d’anice. Resistente, predilige una posizione in mezz’ombra e per questo è stata inserita nel Giardino di Giove.